Ieri, sabato 23/03, era proprio una giornata uggiosa. Non è piovuto, ma il cielo era grigio, io avevo voglia di fare qualche foto per prendere confidenza col mio nuovo obiettivo 55mm, ma l’ispirazione latitava. Nel pomeriggio abbiamo deciso di cenare alla sagra del tartufo marzolino a Certaldo e la mia metà mi ha proposto di arrivarci passando dalle strade provinciali che attraversano la Ginestra, Anselmo e Montespertoli, per tentare di stuzzicare la mia vena fotografica sopita dalla pessima luce esistente fuori.
Era molto
tempo che non percorrevo quelle strade in aperta campagna costellate di ruderi
di vecchie coloniche e ulivi, forse 15 anni, l’ispirazione non è arrivata, ho
fatto qualche foto, ma non ne sono molto soddisfatta. Per questo mi propongo,
in una giornata di luce migliore, di ripassarci, magari con la scusa di visitare
meglio Certaldo alto e cenare in un interessante ristorante che vi abbiamo
scovato con prezzi economici. Questa è stata una autentica sorpresa: constatare
che i ristoranti del borgo antico di Certaldo sono alla portata di portafogli “operai”.
Per quanto
riguarda la sagra del tartufo marzolino, abbiamo mangiato due antipasti (il
tagliere del tartufaio immortalato nella foto in basso e un antipasto misto) entrambi
con tartufo e la bistecca con il tartufo grattugiato a scaglie il tutto
innaffiato da mezzo litro di vino rosso sfuso. Abbiamo speso in due € 52. Buona
cena considerando il prezzo. Come avevo detto nel post precedente è stato opportuno prenotare e arrivare prima delle 20, per evitare code alla cassa.
Alla sagra era presente una bancarella che vendeva tartufi al prezzo di € 25 circa l’etto e prodotti con questo prezioso ingrediente (miele, salse vari, ecc. ecc.) ho comprato tre pepite del prezioso tubero a € 10. E' stata il mio primo acquisto di tartufi. L'ambiente della sagra è molto grande, quindi abbiamo mangiato tranquillamente in un tavolo per due persone.
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